Può capitare di scorrere il feed di Instagram e vedere immagini di modelle in abiti meravigliosi illuminati da cascate di pietre luminose, dalla gonna ampia o a sirena, scollo a cuore o incrociato, immortalate in scatti nella natura più fiabesca. Dovessimo trovarci di fronte a tutti questi elementi, non possiamo non riconoscere l’opera di Paul Vasileff. Mi chiederete: chi sarebbe costui? Ebbene, è il genio sensibile che si cela dietro la casa australiana di Haute Couture Paolo Sebastian, fondata nel 2007 da un Vasileff appena diciassettenne.
La nascita della maison ha delle note particolari. Si trattava, infatti, di un progetto per l’ultimo anno di liceo, in occasione del quale Vasileff ha mandato in scena la sua prima sfilata con 63 look, tutti disegnati e cuciti da lui stesso che ha imparato l’arte grazie alla nonna. Dopo un anno allo IED di Milano, Vasileff decide di tornare in Australia dove lavora su pezzi custom-made per alcuni conoscenti. Con il tempo conquista l’attenzione di clienti oltreoceano e riesce ad ingrandire il team, fino a trasformare Paolo Sebastian da brand locale a marchio internazionale.
Il 2016 è l’anno in cui si fa conoscere nell’ambiente parigino presentando la Gilded Wings Collection in uno show privato, ricevendo il plauso dei presenti. Questo gli aprì le porte della Paris Haute Couture Fashion Week del 2017, durante la quale mandò in scena la collezione autunno-inverno Reverie.
Nello stesso anno, che segna anche il decimo anniversario della maison, Paolo Sebastian stringe una collaborazione con la Disney, per la quale disegna la collezione “Once upon a dream”. Il successo gli vale la consacrazione a livello internazionale e la maison diventa un punto di riferimento non solo nel mondo delle sfilate. Sono sempre di più, infatti, le star che scelgono di indossare le creazioni di Vasileff sui red carpet.
Ambientazioni eteree, tulle delicato, pizzo francese e una silhouette che abbraccia e accompagna con femminilità ed eleganza il corpo delle donne sono la firma di Paolo Sebastian.
I drappeggi e i ricami a mano non sono altro che la rappresentazione massima del savoir-faire tipico della Haute Couture; Vasileff riesce ad esprimersi in un linguaggio a tutti comprensibile, ma che solo pochi sanno parlare correttamente; quella del couturier è una vera e propria forma d’arte. L’essenza dell’alta moda è creare qualcosa di unico e le alte tecniche di realizzazione sono fondamentali per raggiungere questo obiettivo. Non solo artigianalità però; saper raccontare una storia attraverso gli abiti è altrettanto importante; proprio per questo ogni collezione è ispirata all’arte, alla mitologia, alle fiabe.
Couture, at its essence, is about creating something unique and the technique and craftsmanship that goes into perfecting that craft.
C’è quindi un perché se gli scatti di ogni collezione vedono le modelle immerse nella natura: si vuole dare l’idea di un profondo legame tra couture e sostenibilità. Se, infatti, l’industria della moda sta vivendo un momento di grande fermento per il suo rapporto con l’ambiente, la Haute Couture è un manifesto di sostenibilità.
L’assoluta attenzione riservata ad ogni singolo elemento del prodotto, e non in ultimo alla costumer experience, dimostra che non si tratta solo del risultato finale, ma dell’intero processo di creazione. La ricercatezza nei materiali, la qualità e unicità dei prodotti sono le vere leve della categoria. Perché́ un prodotto sia raro e unico, deve essere durevole nel tempo e il suo perdurare può essere garantito solo dalla qualità dei processi e dei materiali impiegati nella sua realizzazione.
The idea and process behind designing a couture piece is that you are creating something that is not to be thrown away […] Each custom-made piece is as individual and unique as the customer, and as they're made to order there is little to no wastage.
Non solo incredibile bellezza, dunque, ma anche una spiccata sensibilità per le tematiche ambientali. Paolo Sebastian è così la sintesi perfetta tra ciò che il Lusso è realmente: sogno tangibile e responsabilità.
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